La volta che il professor Silvio Garattini fu sgridato da Shel Shapiro |
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Una sera del 1979 Silvio Capeccia si trovava a casa dell’amico e compagno di università Livio Garattini, figlio del professore di chiara fama Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri (quello noto al pubblico televisivo per l’onnipresente dolcevita bianco, tanto per intenderci). Nel pomeriggio, in sala prove, alla presenza del produttore Shel Shapiro, tra i Decibel e il giovane batterista Tommy Minazzi era sorto l’ennesimo dissidio. Bene, verso le 21 arrivò in casa Garattini una telefonata in cui l’interlocutore chiedeva di parlare immediatamente con...Silvio. Il professore (Silvio pure lui) rispose personalmente senza indugi pensando ovviamente che quella persona dallo spiccato accento britannico volesse conferire proprio con lui, magari riguardo a certe nuove molecole….Mal gliene incolse, in quanto dovette subire per diversi minuti le invettive in un misto di italiano e inglese gergale di un furioso Shel Shapiro rivolte a Silvio…Capeccia sulla necessità di sostituire al più presto quel presuntuoso batterista per il bene della band. Solo dopo svariati minuti di invettive il frastornato professor Garattini riuscì a interrompere Shel per dirgli che forse lui stava cercando un altro Silvio, peraltro presente in casa. E fu così che la biografia del professor Garattini incrociò le strade del rock! |
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